Stralcio dal sito Fepto per gentile concessione di Fepto dell'autrice Marcia Karp
Premessa
Lo psicodramma è stato definito un modo di interpretare la vita senza essere puniti per aver compiuto degli errori; cioè di vivere la crescita nel momento stesso in cui essa si sta compiendo.
L’azione che si compie in un gruppo è un modo di guardare alla vita di ognuno come essa si sta svolgendo. E’ un modo di guardare a ciò che succede e a ciò che non succede in una determinata situazione. Tutte le scene vengono riprodotte nel presente, persino se una persona vuole interpretare qualcosa che si riferisce al passato o qualcosa nel futuro[...]
Moreno aveva grande fiducia nel gruppo. Quando si chiese: “Chi sopravviverà?” penso che intendesse i sopravvissuti come coloro i quali avessero care ed usassero la loro spontaneità e creatività: queste persone “sopravviveranno” alle sfide del futuro in un gruppo.
Era solito dire: “Se Dio mai tornasse indietro, Egli tornerebbe come gruppo”. In un gruppo si possono raggiungere, attraverso l’esperienza, più consapevolezze:
1.noi non siamo soli
2.possiamo sentirci normali
3.possiamo tornare alla costellazione entro cui siamo nati, il gruppo familiare
Il gruppo può condividere il peso delle realtà emotive.
La specifica forma di questa condivisione può essere, differentemente da persona a persona, liberatoria.[...]
Gli strumenti di base necessari per l’attuazione del metodo psicodrammatico sono i seguenti: